Il simbolo Ankh, a volte indicato come la chiave della vita o la chiave del Nilo, è rappresentativo della vita eterna, nell’antico Egitto. Spesso mostrato nelle mani di importanti figure egiziane, come faraoni e re, per preservarne l’immortalità.
Questa croce veniva posta anche sulle labbra dei re morti, tenendo presente che secondo la mentalità dell’antico Egitto, la morte non significava la fine, ma era semplicemente un passaggio all’aldilà, alla vita eterna.
Il simbolo dell’Ankh è stato anche interpretato come un simbolo di equilibrio tra forze opposte, fra il bene e il male, tra mascolinità e femminilità. Può rappresentare anche gioia e energia.
Alcuni lo collegano all’unione sessuale e quindi alla fertilità e alla vita. Questo ci permette di comprendere questo simbolo non solo come simbolo della vita presente ma anche come simbolo della vita futura e dell’immortalità.
Ankh è formato, partendo dall’alto, da un cerchio, simbolo di ciò che non ha né inizio né fine e che rappresenta il mondo celeste, lo spirito di Ra: il Dio Sole per gli antichi egizi. Questo cerchio funge anche da maniglia della chiave portata dagli dei. Si appoggia sulla terra, come il sole all’orizzonte quando tramonta o sorge.
Questa chiave apre le porte del mondo dei morti e penetra nel significato nascosto dell’eternità. Nelle cerimonie funebri, presa per la maniglia, è la chiave della porta della tomba, posta tra gli occhi è un obbligo di segretezza.
Può anche essere visto come un legame magico che riunisce tutte le cose nel suo centro e consente loro di rimanere unite. È quindi il cosiddetto Nodo di Iside o nodo della vita.
Iside, come seconda persona della principale trinità egizia (formata da Osiride, Iside e Horus), è il mediatore divino, la dea dell’amore e della vita, che raccoglierà, come ci dice il mito, i pezzi sparsi del suo divino marito Osiride, simbolo del Mistero.
Allo stesso modo, l’uomo accede alla conoscenza superiore sviluppando la sua volontà, nel tentativo di unirsi al suo essere interiore, il suo vero Essere, dove dimora la coscienza della propria immortalità.
All’interno della cultura egizia, il simbolo dell’Ankh era utilizzato anche in tutti i tipi di amuleti. Gli amuleti erano associati agli attributi del dio o della virtù che rappresentavano. In questo caso, l’amuleto Ankh era usato per rappresentare la vita.
Gli egiziani li usavano nella loro vita quotidiana ma anche come offerta per i morti per accompagnarli nella vita dopo la morte.
Vedi anche gli altri simboli degli Arcani Maggiori
dei Tarocchi della Numerologia Esoterica
Il Simbolo del 22, Il Matto: l’Ensò e l’Ouroboros
Il Simbolo dell’1, Il Bagatto: L’Infinito
Il Simbolo del 2, La Papessa: l’Albero della Conoscenza, o Albero della Vita
Il Simbolo del 3, L’Imperatrice: la Dea Madre (o Grande Madre)
Il Simbolo del 4, L’Imperatore: Il Quadrato
Il Simbolo del 5, Il Papa: il Sacro Cuore
Il Simbolo del 6, L’Innamorato: il Cuore
Il Simbolo del 7, Il Carro: il Drago
Il Simbolo dell’8, La Giustizia: Cervello e cuore
Il Simbolo del 9, L’Eremita: il Gufo
Il Simbolo del 10, La Ruota della Fortuna: la Spirale
Il Simbolo dell’11, La Forza: il Leone
Il Simbolo del 12, L’Appeso: “A” Cerchiata
Il Simbolo del 14, La Temperanza: Bastone di Asclepio
Il Simbolo del 15, Il Diavolo: Pentagramma/666
Il Simbolo del 16, La Torre: Occhio della Providenza o occhio di Dio
Il Simbolo del 17, La Stella: il Caduceo
Il Simbolo del 18, La Luna: Farfalla con il punto e virgola
Il Simbolo del 19, Il Sole: BOA ME NA ME MMOA WO
Il Simbolo del 20, Il Giudizio: il Tao
Il Simbolo del 21, Il Mondo: l’OM
Link correlati
Interpretazione dei 22 Arcani Maggiori
Acquista I Tarocchi della Numerologia Esoterica