Il numero 7 è considerato un simbolo importantissimo in tutte le culture, in ogni tempo, a tutte le latitudini. I cicli della natura, della vita e della metafisica sono indissolubilmente legati a questo numero: 7 sono i colori dell’arcobaleno, 7 sono i Chakra, 7 i doni dello Spirito Santo, 7 i libri della Bibbia, 7 i giorni della settimana…
Ogni cultura che ha lasciato tracce che sono giunte a noi sembra identificare questo numero come correlato al concetto di compimento, di struttura, di evoluzione sul piano materiale e concreto.
Il 7 è dunque un numero molto “fisico”, ma è anche fortemente legato alla sfera spirituale. In tutti i principali testi sacri delle varie religioni il 7 svolge un ruolo da protagonista, a testimonianza di ciò basterà ricordare il ruolo di questo numero nel libro fondamentale della cultura occidentale: Genesi. Secondo questo testo Dio creò il mondo in 7 giorni, anzi in 6 ed il settimo si riposò.
Trattandosi di un libro sacro e simbolico è del tutto evidente che il riposo di cui si parla non va certo inteso in senso letterale. Egli infatti nel settimo giorno dà il giusto tempo a tutta la sua creazione di rielaborarsi e di trasformarsi.
Anche gli esseri umani hanno emulato il Creatore di ogni cosa e hanno destinato il settimo giorno della settimana al riposo: un giorno speciale in cui ci si affida alla preghiera, alla meditazione, alla contemplazione, alle celebrazioni, al silenzio. In questo modo si dà il giusto tempo alle azioni compiute nei giorni precedenti di generare i frutti sperati.
Le persone che hanno il 7 nella propria data di nascita presentano in tutta la loro essenza i tratti caratteristici del conquistatore. Per loro non esiste sfida impossibile, il loro coraggio non li abbandona mai e preferiscono di gran lunga, quando conquistano un nuovo territorio, distruggere tutto e rifondare il tutto da capo anziché andare a correggere gli errori.
Questi individui sono nati per seguire il loro istinto che li guida in maniera corretta quasi sempre. Essi devono agire: i lunghi ragionamenti, l’indugiare, il tentennare, non fanno per loro. Sono dei conquistatori e hanno bisogno di entrare in azione quanto prima.
Nel mazzo dei Tarocchi, tra gli Arcani Maggiori, la carta numero 7 è quella de Il Carro in cui è rappresentato proprio un conquistatore alla guida del proprio carro.
Il suo aspetto è nobile, imponente, maturo, solenne, il suo sguardo è sicuro e pieno di determinazione. A trainare il carro vi sono due cavalli che rappresentano simbolicamente le due polarità: femminile e maschile. Il cavallo che ha le ciglia lunghe, che rappresenta la polarità femminile, guarda in una direzione e procede in un’altra.
Questo dettaglio grafico rappresenta simbolicamente un conflitto nel trovare la giusta direzione. A questo proposito sarà il conduttore del carro a dover indirizzare le due polarità verso un’unica meta, andando a conciliare le tendenze contrastanti.
Quando la carta de Il Carro si presenta in una stesa di Tarocchi è sempre opportuno tenere di conto di un elenco di parole e concetti ce permettono di fare una lettura più approfondita dell’Arcano: vittoria, impresa portata a termine, conquista, dominio, colonizzazione, viaggio, fecondità, amante, eternità.
Nel caso in cui questa stessa carta si dovesse presentare nella stesa, ma in senso rovesciato, l’elenco di concetti e di parole da prendere a riferimento per la lettura sarebbe ben diverso: grande tempesta in arrivo, sconfitta, vendetta, rabbia.
Le persone nate il 7 Aprile sono governate dal punto di vista planetario da Nettuno, pianeta che viene associato dalle scienze astrologiche al mondo dei sogni, alle visioni, all’inconscio e anche ai fenomeni medianici.
Se Nettuno apporta una certa tendenza ad essere poco realisti e a non portare a termine ciò che hanno iniziato, Marte, pianeta che governa il segno dell’Ariete, rende i nati in questo giorno particolarmente irritabili e piuttosto aggressivi.
I nati i7 Aprile
I nati il 7 di Aprile si rivelano pieni di energia e di entusiasmo e mostrano queste loro qualità in ogni cosa che fanno.
Quando queste persone hanno passato brutti momenti durante l’infanzia porteranno con sé quella tristezza per tutta la loro vita. Ma già in gioventù iniziano a esporre chiaramente una grande creatività che si accompagna benissimo con il loro tipico entusiasmo.
Solitamente queste persone non cominciano bene nella loro infanzia, spesso hanno dei tratti ribelli difficili da gestire, ma con il tempo diventano sempre più positivi, energici e assennati.
Il loro lato aggressivo, anche se con il tempo imparano a gestirlo meglio, rimane comunque un problema anche da adulti.
I nati in questo giorno hanno bisogno di fare una certa evoluzione spirituale e avvicinarsi alle religioni, alle discipline meditative, al mondo del sacro e alla metafisica in genere potrebbe aiutarli molto. Essi infatti sono dotati di un atteggiamento che può essere definito naturalmente mistico.
La Salute
I nati il 7 Aprile sono governati dal loro entusiasmo e la loro salute è solitamente molto buona, ma devono evitare di approfittarsi di tutte le energie di cui sono dotati se vogliono mantenersi sempre sani.
L’entusiasmo a volte li porta a fare più di quello che dovrebbero, ad avventurarsi in territori pericolosi. Molto spesso i nati in questo giorno si buttano in troppe questioni e finiscono per sviluppare forme di stress piuttosto importanti che portano a problemi di natura psicologica.
Le discipline meditative sono molto raccomandate per queste persone, così come la contemplazione, e le attività sportive che li mettono a contatto con la natura (trekking, passeggiate in mezzo al verde, nuoto…).
A tavola dovrebbero scegliere con estrema cura gli ingredienti, affidandosi ad una dieta leggera e povera di cibi grassi, acidi e piccanti.
Il Santo del giorno
Il settimo giorno, del quarto mese dell’anno 2023 è dedicato nel calendario cristiano al Venerdì Santo, la solennità che celebra la Passione di Gesù. Il Cristo, attraverso la Via Crucis, raggiunge il luogo dove Egli sarà crocefisso.
Consiglio del giorno
I nati il 7 Aprile dovrebbero rendersi conto che l’entusiasmo e l’energia che li muove non è un tratto che appartiene a tutti: rispettino dunque i tempi e i modi degli altri.
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