Il 23 è visto dalla numerologia esoterica come un 5, poiché questa disciplina si struttura sui numeri che vanno dall’1 al 22. I numeri maggiori vedranno le cifre che li compongono sommate tra di loro fino a ridurli ad un numero compreso nel range valido.
Ne consegue che 2+3 = 5. Quest’ultimo, nella numerologia esoterica, svolge un ruolo estremamente chiaro ed importante. Infatti il 5 è considerato il numero dei collegamenti, dei mediatori, di coloro che svolgono il delicato ruolo di trasmettere.
Nella sua massima espressione, giusto per comprendere il concetto, il 5 rappresenta il collegamento tra l’uomo e Dio, tra il Cielo e la terra. Al fine di esprimere al massimo il loro potenziale e a funzionare perfettamente nel loro ruolo, le persone che hanno il 5 nella data di nascita hanno bisogno di imparare a conoscere sé stessi, riconoscere il proprio valore, per poi andare a scoprire il valore altrui.
Essi, prima di questo processo, tendono un po’ troppo a giudicare sé stessi e gli altri, in maniera troppo severa. Questo tipo di atteggiamento rischia di inaridirli e renderli non funzionali al loro ruolo di collegamento, potrebbero infatti irrigidirsi troppo.
Imparare a riconoscere il proprio valore e quello degli altri, li aiuterà a mantenersi più equilibrati e a potenziare le proprie capacità innate. Dovranno anche aprirsi al mondo del sacro, riconoscendo l’esistenza di un mondo che va oltre la fisica.
In questo modo essi potranno guardare a sé stessi e agli altri con occhi completamente differenti: cercheranno infatti la parte sacra in ogni individuo e si apriranno orizzonti più ampi. Durante questo processo di presa di coscienza e di apertura al sacro, dovranno coltivare una qualità straordinaria: l’umiltà.
Chi percorre questi percorsi spirituali molto spesso inciampa nella superbia o nella semplice vanità: ogni volta che si raggiunge uno stadio più elevato di consapevolezza il rischio di cadere nelle trappole dell’ego diventa concreto, ma coltivando l’umiltà si avrà sempre chiaro che ogni nuovo passo andrà ad aprire nuove sfide.
In un percorso di evoluzione spirituale non esistono obiettivi acquisiti per sempre, ma soltanto nuovi orizzonti che si continuano ad estendere. Il ruolo di collegamento tra Cielo e terra non può essere svolto a dovere se si cede con troppa facilità all’entusiasmo.
Interessante notare che le persone che hanno il 5 nella data di nascita molto spesso hanno un rapporto conflittuale con l’autorità maturato fin da giovanissimi. Questa caratteristica li porterà a sviluppare capacità particolari che li trasformeranno in figure che preferiscono l’autorevolezza all’autorità appunto.
Chi ha il 5 può diventare una persona molto autorevole, un vero e proprio guru, un punto di riferimento, un aiuto concreto, una guida per tutti quelli che vogliono progredire.
Nel mazzo dei Tarocchi, tra gli Arcani Maggiori, la carta numero 5 è quella de Il Papa. Questa figura va considerata nel ruolo che dovrebbe svolgere: egli infatti è il pontefice, ovvero colui che costruisce i ponti, che mette in connessione il mondo spirituale con quello materiale.
Il Papa viene qui rappresentato con in mano un bastone, mentre con l’altra mano fa segno di benedizione: offre così, al contempo, insegnamento e protezione. Da far notare che Il Papa svolge il suo ruolo da collegamento in maniera pura: egli non trattiene nulla per sé, opera come un’antenna che trasmette tutto ciò che riceve senza riserve.
Quando la carta de Il Papa si presenta in una stesa di Tarocchi è opportuno prendere in considerazione un elenco di parole chiave e concetti di riferimento che permette di approfondire la lettura dell’Arcano in questione: potere spirituale, maestri, saggezza, morale superiore, guida morale, comunicazione.
Nel caso in cui questa stessa carta si presenti nella stesa, ma in senso rovesciato, l’elenco di parole e concetti da prendere a riferimento sarebbe molto diverso: dogmi religiosi, avarizia, debolezza, incomprensioni, schiavitù.
Le persone nate il 23 Febbraio, dal punto di vista planetario, sono governate da Mercurio, il pianeta che le conoscenze astrologiche associano alla velocità di pensiero e ai cambiamenti repentini.
Gli influssi contemporanei di Marte, pianeta che governa il segno dell’Ariete, e di Venere, pianeta che invece governa il segno del Toro, portano impulsi che dovrebbero essere controllati: i nati in questo giorno infatti sono attirati dalla sicurezza che non potranno mai trovare se lasciano liberi gli impulsi che li portano a schiacciare troppo sull’acceleratore.
I nati il 23 Aprile
I nati il 23 di Aprile cercano sicurezza, vogliono un porto sicuro nel quale ormeggiare la nave della loro esistenza. Solo in questo modo potranno sviluppare il loro talento fino ai massimi gradi.
Essi cercano con tutte le loro forze di rifugiarsi in un’organizzazione potente, un ente riconosciuto che li faccia sentire protetti e che li promuova in qualche modo nel loro ambito.
Successo e sicurezza finanziaria sono per loro estremamente importanti e non di rado essi con il matrimonio entrano a far parte di una famiglia, di un gruppo sociale, da cui si sentono protetti.
Da notare che nella loro professione le persone nate in questo giorno si creano una clientela fortemente fidelizzata, sia che essi si dedichino alle arti o che si impegnino in professioni al servizio degli altri. Raramente porteranno a termine azioni che li portino a perdere il sostegno del gruppo sociale a cui appartengono.
La Salute
I nati il 23 di Aprile entrano spesso in difficoltà a causa delle loro abitudini, delle routine e della loro mancanza di elasticità quasi patologica. Essi infatti dovrebbero mantenersi un po’ aperti in modo da adeguarsi al tempo che passa.
L’elasticità mentale si traduce anche in elasticità fisica: i nati in questo giorno dovrebbero infatti praticare esercizi fisici in modo da garantirsi una vecchiaia più comoda.
A tavola dovrebbero evitare i cibi grassi, gli zuccheri e il consumo eccessivo di carboidrati. Una dieta equilibrata e varia, unita all’esercizio fisico, di vivere un miglior rapporto con il loro corpo.
Il Santo del giorno
Il ventitreesimo giorno, del quarto mese dell’anno è dedicato nel calendario cristiano a San Giorgio, capitano d’esercito del III secolo, tra le figure più note della cristianità che fu martirizzato su ordine di Diocleziano il 23 Aprile del 303.
Consiglio del giorno
I nati il 23 Aprile dovrebbero fidarsi maggiormente delle proprie capacità personali.
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