Come ben sai la Divinazione è un argomento che viene discusso e che divide le opinioni da millenni. Gli scettici hanno compiuto battaglie di ogni genere, nei secoli, per eliminare questa forma di conoscenza.
Eppure, nonostante tutti i tentativi di corruzione, di confutazione, di messa al bando, di ridicolizzazione… la Divinazione è ancora un metodo di conoscenza molto adoperato e che affascina sempre più.
Ma stai attento: non è affascinante solo perché è una pratica misteriosa e antica. I seguaci di questo tipo di pratiche prendono molto sul serio questa materia.
Chi crede nella Divinazione sa che sta operando con forze che vanno al di là del misurabile e del conosciuto: queste antiche conoscenze non vanno prese come un gioco da salotto.
Prima di avvicinarti a queste antiche pratiche ti raccomando di studiare a fondo la materia e farti un’idea più precisa. Oltre a questo ti invito a mantenere un certo equilibrio nell’avvicinamento all’arte divinatoria.
Adesso che abbiamo chiarito i presupposti che erano necessari possiamo iniziare il nostro cammino di conoscenza della Divinazione qui di seguito.
Un po’ di storia
Sicuramente sai che la Divinazione è una sorta di bisogno irrazionale dell’uomo fin dalla nascita dell’uomo che si trovava ad affrontare l’ignoto: cosa mi accadrà in futuro? Cosa sta per succedere?
Guardando alla storia dell’uomo vi sono testimonianze di una sua incessante ricerca di instaurare un rapporto privilegiato con le divinità: si cercavano favori e consigli.
Attraverso varie tecniche, dette mantiche (dal greco “Manteia”) si è sempre cercato di farsi ispirare dalle divinità per capire le cose del mondo. A tutt’oggi in 4 dei 5 continenti si continua a cercare quel contatto attraverso indovini, profeti, oracoli, sciamani, veggenti…
In realtà anche nel quinto continente che sembra ufficialmente essersi tirato fuori da queste credenze, l’Europa, si pratica ancora la Divinazione anche se in modalità piuttosto nascosta.
In Africa, Sud America, Asia, Australia e Siberia le mantiche non si nascondono affatto e vengono condivise da milioni di persone senza temenza di essere giudicati dagli altri.
Non vi è civiltà antica che non riporti una cultura divinatoria: i Caldei, ovvero gli Assiri e i Babilonesi, studiavano i fenomeni naturali al fine di capire i consigli che gli dei stavano inviando.
Il volo degli uccelli (che sarà importante anche per i Romani), la direzione presa dal fumo, la lettura delle viscere animali e il movimento degli astri erano veri e propri pilastri delle antiche società caldee.
Senz’altro l’astrologia divenne particolarmente importante anche grazie agli studi effettuati sia in Mesopotamia che in Egitto e in Grecia.
In quest’ultima regione gli Oracoli divennero importantissimi, come il più famoso di tutti: l’Oracolo del Santuario di Apollo a Delfi. Pizia, la sacerdotessa dava responsi privati e pubblici e alcune risposte delle sacerdotesse divennero famose al di fuori dei confini greci e anche fuori dal loro tempo.
Cherefonte, un amico di Socrate, chiese alla Pizia chi era il più sapiente di tutti e lei riportò un responso che è rimasto celebre: “Socrate”. Il grande filosofo avvertito della risposta, sapendo che gli dei non potevano mentire, ma non sentendosi affatto un sapiente, si mise a cercare qualcuno più sapiente di lui perché temeva che l’indicazione della Plizia andasse interpretata meglio.
Durante la sua ricerca si rese conto di una verità straordinaria che spiegava la giustezza del responso dell’Oracolo: Socrate era il più sapiente di tutti i sapienti perché sapeva di non sapere. Mentre tutti gli altri erano vinti dalla convinzione di sapere.
Questo episodio è solo un esempio molto celebre a proposito dell’importanza riservata alla divinazione in tutte le culture e della necessità di una giusta interpretazione dei responsi divini.
La decadenza del metodo divinatorio
L’arte divinatoria ha iniziato il suo periodo di decadenza quando ad interpretare presagi, responsi ed auspici non vi sono più state soltanto persone nate e cresciute in quell’ottica particolare.
Indovini, stregoni, maghi, streghe e ciarlatani hanno inflazionato questo settore della conoscenza portandolo ad un declino sempre più evidente.
In antichità chi dimostrava particolari sensibilità veniva cresciuto con un’educazione particolare che lo portava a sviluppare le proprie capacità, guidandolo attentamente al proprio sviluppo.
Niente a che vedere rispetto a quello che avvenne qualche secolo dopo con àuguri che predicevano fatti che andavano in favore di chi li pagava meglio.
Giulio Cesare, quando prese il potere, confermò gli àuguri ufficiali, ma si auto proclamò capo degli àuguri in modo da tenere ben fermo il potere anche sulla divinazione.
Questo episodio è la testimonianza di come la divinazione divenne in breve un’arma politica e non più un sistema di conoscenza dell’universo e del destino.
Con il passare dei secoli l’imbarbarimento di quest’arte divenne così evidente che presagi e prodigi divennero soltanto una serie di sciocche superstizioni.
Tanto che nel 313 d.C Costantino emanò il primo editto in cui si proibiva questo tipo di pratiche e, da quel momento, in Occidente tutte le arti magiche vennero combattute ufficialmente e la vera divinazione rimase viva ma fu costretta a nascondersi.
Molti furono gli editti contro le pratiche di divinazione e le messe al bando nei secoli successivi: celebri rimarranno il rigetto d’odio per queste conoscenze nel periodo della Santa Inquisizione e durante gli anni guidati dalle idee della Rivoluzione Francese.
Fatto sta che dall’editto di Costantino fino ad oggi queste arti hanno intrapreso un vita parallela inabissandosi tra le cose nascoste, tra le conoscenze esoteriche appunto.
Tipologie di Divinazione
Come hai potuto intuire i tipi di divinazione che si sono sviluppati nei millenni sono davvero moltissimi e per farsi un’idea generale in proposito possiamo proporre una prima distinzione in due macro-categorie:
- Divinazione con metodo naturale
- Divinazione con metodo artificiale
Nella divinazione con metodo naturale colui che va a fare l’interpretazione è da considerarsi un mero strumento attraverso cui passano dei messaggi mediante sogni, visioni ed oracoli.
Nella divinazione artificiale, più moderna, tra il mondo divino e l’interprete si pone un “media”, uno strumento che permette questo tipo di comunicazione.
I metodi artificiali di divinazione che sono senza dubbio quelli più usati almeno negli ultimi duemila anni, si possono dividere a loro volta in altri tre sottogruppi:
- Tecniche intuitive
- Tecniche induttive
- Tecniche interpretative
La divinazione intuitiva comincia con un’invocazione da parte dell’uomo che evoca potenze sottili: visioni, possessioni, presenze… di tipo interno od esterno. Attraverso questa tecnica la persona dotata di certi poteri entra in contatto con le forze spirituali.
Le tecniche induttive invece si basano sull’osservazione dei fenomeni naturali traendone auspici e suggerimenti. E’ necessario essere dotati di grande spirito di osservazione e conoscenze approfondite. La chiromanzia, l’astrologia e la zoomanzia sono classici esempi di divinazione induttiva.
La divinazione interpretativa è senza dubbio quella più popolare: con essa si vanno ad interpretare gli accadimenti generati appositamente dall’uomo per poi andare a interpretarne i risultati. Molto legata al concetto junghiano di sincronicità.