Si sente sempre più parlare di costellazioni familiari, ma spesso viene fatto a sproposito e sovente ci si trova di fronte a veri e propri pregiudizi che non aiutano la comprensione del fenomeno.
Le costellazioni familiari sistemiche, sono un metodo per comprendere le dinamiche dei sistemi complessi a cui apparteniamo. Si tratta di un metodo che viene definito fenomenologico-esperienziale, che può essere sintetizzato come una tecnica che aiuta a comprendere le relazioni che sono alla base dell’identità individuale.
Volendo essere estremamente sintetici e cercando di asciugare al massimo il linguaggio, potremmo dire che le costellazioni familiari sistemiche sono uno strumento che permette l’osservazione, e la conseguente presa di coscienza, della storia familiare di un individuo.
Attraverso questa presa di coscienza è possibile attivare un processo di trasformazione interiore che riesce ad eliminare blocchi, disfunzionalità e problematiche varie dell’individuo. Una terapia, in buona sostanza, che grazie all’esame della storia della famiglia conduce l’individuo ad una liberazione e ad una guarigione.
Da dove vengono le costellazioni familiari?
La metodologia delle costellazioni familiari e sistemiche divenne piuttosto famoso e sviluppato attraverso il lavoro di perfezionamento che sulla materia fece Bert Hellinger.
Siamo negli anni Ottanta del Novecento e parliamo di un sacerdote e psicoanalista, dal carattere molto particolare, che prese alcuni lati della psicoanalisi di Freud, molto materiale dalla programmazione neuro-linguistica e teorie legate alla Gestalt, combinandole assieme in un “cocktail” estremamente interessante e potente.
Hellinger era una personalità estremamente forte e dotata di un’ascendente particolare, le sue intuizioni hanno costituito l’inizio di un nuovo metodo di analisi.
La costellazione familiare sistemica, come metodo, è una terapia familiare che analizza a fondo i ruoli, il vissuto e il sentito dei componenti di quello che viene definito il “clan familiare”.
È interessante notare, fin dalle prime intuizioni di Bert Hellinger, che questo metodo riesce a mettere in chiaro l’azione della coscienza familiare nella vita del singolo componente e l’azione del singolo che si riflette sul sistema familiare.
Ovviamente questi influssi, dal singolo al sistema e dal sistema al singolo, sono particolarmente interessante poiché oltrepassano le generazioni ed infatti vengono definiti “transgenerazionali”.
Cosa dice la scienza?
Le basi delle costellazioni familiari sono molto solide e difese dalle branche della scienza come la psicobiologia e la psicogenealogia senza dimenticare che alcune sedute in cui si applicava il metodo delle costellazioni, sono state analizzate da studiosi come Rupert Sheldrake e Masaru Emoto
Le teorie di Hellinger che venivano considerate un poco “sui generis” hanno trovato conferme nella fisica quantistica: se Hellinger parlava di “movimento dell’Anima”, la teoria dell’indeterminazione di Heisenberg conferma il concetto cambiando i termini.
La psicogenealogia sviluppata da Anne Ancelin Schützenberger e da tutti i suoi “eredi” dimostra chiaramente che esistono connessioni transgenerazionali dal punto di vista biologico. Sembra, stringendo molto i concetti, che vi siano delle memorie di eventi passati che vengono assimilate dai geni e quindi passate alla generazione successiva.
Questa trasmissione dunque riporta un avvenimento accaduto moltissimi anni prima e magari tenuto nascosto, ad essere tramandato e a riflettersi nel presente. Spesso questi avvenimenti rimandano un riflesso nella vita degli individui attraverso manie, paure, problemi fisici, sindromi…
Andando a ritroso nel tempo è possibile, secondo la psicogenealogia, ritrovare la causa prima e prendendone coscienza si può riuscire a risolvere il suo riflesso sul presente. Una connessione indelebile tra membri dello stesso clan familiare distanti nel tempo.
Bert Hellinger e le Costellazioni Familiari
Abbiamo poco sopra accennato a Bert Hellinger, il sacerdote-psicoanalista che viene considerato il padre delle costellazioni familiari anche se in realtà questa definizione non è corretta.
Egli ha avuto senza dubbio un ruolo importante in questo settore, ma più che altro per quella che viene definita la teoria delle Costellazioni Spirituali che ha delle diversità rispetto a quella detta Costellazioni Familiari.
Secondo Hellinger infatti le persone seguono un destino, un tracciato, che non è il proprio ma è incanalato in quello del sistema familiare. Egli definisce queste strade precostituite come Irretimenti del Sistema Familiare, a cui si aggiungono delle violazioni dell’ordine dell’Amore e delle leggi sistemiche di fedeltà che andrebbero a creare i vari disagi su tutto il sistema familiare.
I metodi di Bert Hellinger sono stati a lungo discussi poiché possiamo dire che erano fortemente fondati sulla sua persona e sulle sue capacità, ma è certo che dalle sue intuizioni sono nate le Costellazioni Spirituali e hanno tratto ispirazione studiosi e osservatori per derivare metodologie più scientifiche.
Senza dubbio il sacerdote-psicanalista è stato uno dei primissimi a portare alla luce l’idea che i sentimenti, i pensieri, le credenze, gli atti dei nostri antenati vanno a condizionare i nostri rapporti, chiudendo le nostre vite dentro a copioni da cui sembra impossibile tirarsi fuori. Generazione dopo generazione, una ripetizione dopo l’altra. Ecco il grande merito di Hellinger.
La tecnica delle costellazioni familiari mette in atto un sistema che porta alla coscienza dell’individuo interessato quegli irretimenti, quegli episodi, traumi, eventi… che non sono stati risolti nelle generazioni scorse. Questa presa di coscienza dissolve il problema, magari dopo secoli.
L’individuo trattato diventerà finalmente libero di scrivere in proprio il suo destino senza più influenze ataviche, carichi di peso che non dipendono direttamente dalle sue azioni e che sono stati accumulati prima ancora della sua nascita.
Cosa accade applicando il metodo della costellazione familiare?
La parte straordinaria di questo metodo è che consente alla persona trattata di affrontare consciamente qualcosa che avviene dentro sé stesso con continuità: è fondamentalmente un modo per portare alla luce un processo interiore.
Attraverso una messa in scena della storia della famiglia, con il movimento dei rappresentanti sul “palcoscenico” si potrà vedere qualcosa a cui non si è potuto assistere. Ma la persona trattata non è sempre solo spettatrice: in certi casi, in un determinato momento, potrà entrare in scena direttamente e andare a cambiare le informazioni nella coscienza collettiva.
Guardare dall’esterno le dinamiche famigliari darà alla persona trattata uno sguardo assolutamente lucido, obiettivo, aprendolo ad una consapevolezza e ad un senso di leggerezza che lo aiuteranno a superare qualunque blocco.
La persona trattata, alla fine, si ritroverà a guardare tutto il mondo con occhi diversi, sia interiormente che esteriormente, senza più limitazioni inconsce.