Oltre alla paura, che tutti conosciamo, c’è un altro ostacolo del quale bisogna essere consapevoli, che ci impedisce di vivere in serenità e godere dei successi che meritiamo. Questo ostacolo è rappresentato dal significato che dai alle cose.
Ma come? Come può essere il significato delle cose un ostacolo?
In realtà, come abbiamo già visto, tutto ciò che vivi viene filtrato dalla tua interpretazione. Il significato che dai alle cose e alle esperienze della tua vita rappresenta proprio uno scarto che esiste tra la tua realtà e la realtà esterna. La realtà è soggettiva. L’errore che si commette spesso è quello di trascurare la realtà degli altri.
Ma il reale non è mai semplicemente quello che tu percepisci. È impossibile vivere la realtà senza farla passare attraverso i tuoi sensi. Sono le tue credenze e i tuoi valori i filtri più importanti che ti portano a interpretare la realtà. Per questo motivo, devi sempre ricordare che non è mai qualcosa di reale a suscitare le tue emozioni, ma il significato che tu dai a quel qualcosa, filtrato attraverso il tuo schema di credenze e valori.
Per esempio, se la persona amata non ti dà le giuste attenzioni e tu non ti senti apprezzato, il tuo malessere non dipende direttamente dalla persona amata. Sei tu a decidere che per te questa persona – e quello che lei fa – ha un valore, influisce sul tuo comportamento ed è importante per te. E sei sempre tu a dare il potere a questa persona di farti cambiare umore.
Questo è molto importante da capire. Si tratta solo di un esempio, ma spiega perfettamente come funziona il meccanismo del significato. Al significato delle cose reali, ciascuno associa uno schema ben preciso e personale di emozioni. Le emozioni non sono mai tue nemiche, anzi sono dei segnali che il tuo corpo ti manda per poterti permettere di reagire di fronte a qualcosa che sta succedendo nella realtà.
Ma allora perché a volte capita di provare emozioni particolari in un contesto dove apparentemente queste non dovrebbero avere luogo?
Questo avviene perché con il tempo, già dai primi giorni di vita, la tua memoria ha accumulato un insieme di informazioni che riguardano le associazioni tra situazioni ed emozioni. Ha sviluppato dei pattern, cioè delle associazioni che si ripetono anche a distanza di spazio e di tempo.
È come il famoso esperimento dei cani di Pavlov. Lo scienziato russo Ivan Pavlov ha condotto un esperimento molto interessante studiando dei cani. Ogni giorno portava loro del cibo, ma solo dopo aver suonato un campanello. Dopo qualche giorno, si è accorto che i cani cominciavano a salivare e dimostrare fame al solo suono del campanello, senza che Pavlov portasse loro alcun cibo.
Questo ha dimostrato che il cervello è capace di registrare delle situazioni sotto forma di pattern e di saperle riconoscere quando accadono nella realtà. La stessa cosa succede a te. Forse non te ne accorgi, ma nel corso della tua vita ti sarà di certo capitato di provare delle emozioni in modo automatico, non consapevole.
Devi sapere che tra ciò che accade e la tua reazione c’è uno spazio di tempo che è in tuo potere, dove puoi scegliere che risposta dare a ciò che ti sta accadendo. Ogni volta che ti ritrovi in una situazione, c’è un piccolo momento consapevole in cui tu puoi decidere se lasciarti andare alla risposta automatica oppure se cambiare musica, se agire diversamente.
C’è un minuscolo spazio in tuo potere, sul quale il tuo lato conscio può agire, grazie a tanta auto osservazione e consapevolezza. Puoi decidere anche il tempo che ti occorre per farlo. In quella porzione di tempo puoi decidere che significato dare all’evento e modulare di conseguenza le tue azioni seguenti. Questo ti permette di prendere o riprendere il controllo e di non lasciarti sopraffare dalle emozioni e dall’automatismo.
Lo stesso concetto è stato espresso in modo magistrale dal fondatore dell’analisi esistenziale e della logoterapia, Viktor Frankl. Il neurologo e psichiatra austriaco ha una volta affermato che: «Tra lo stimolo e la risposta c’è uno spazio. In questo spazio sta il nostro potere di scegliere la nostra risposta. Nella nostra risposta si trova la nostra crescita, la nostra libertà».
Ma questa non è certo un’invenzione recente. Molti pensatori del passato si sono accorti che non è la realtà a determinare direttamente il comportamento di un individuo. Ci pensavano già i filosofi stoici come Marco Aurelio, ma anche Buddha ha lasciato diversi insegnamenti che vanno verso questa direzione.
In particolare, vi è una parabola che spiega molto bene questa idea e che potrebbe tornarti davvero utile se hai problemi a rapportarti con il giudizio degli altri.
Il titolo della parabola è “Il regalo”.
Buddha stava insegnando ad un gruppo di discepoli quando un uomo gli si avvicinò e lo insultò, con l’intenzione di aggredirlo. Di fronte a tutti Buddha reagì con assoluta tranquillità, rimanendo fermo ed in silenzio.
Quando l’uomo se ne andò uno dei discepoli, indignato da questo comportamento, chiese a Buddha perché avesse permesso a quello straniero di maltrattarlo in quel modo.
Buddha rispose serenamente: «Se io ti regalo un cavallo e tu non lo accetti, di chi è il cavallo?». L’alunno, dopo aver tentennato per un istante, disse: «Se io non lo accettassi, il cavallo continuerebbe ad essere vostro, maestro».
Buddha annuì e gli spiegò che, nonostante alcune persone decidano di perdere il loro tempo insultando, noi possiamo scegliere di accettare tali parole o meno proprio come faremmo con un regalo qualsiasi. «Se lo prendi, lo accetti, altrimenti colui che insulta rimane con l’insulto tra le mani». E continuò: «Vedi, noi non possiamo dare la colpa a chi ci rivolge insulti o atteggiamenti aggressivi, perché è nostra la decisione di accettare le sue parole invece di lasciarle sulle stesse labbra da cui sono uscite».
Ecco, l’insegnamento del Buddha è che noi siamo liberi di scegliere le nostre azioni di fronte a un particolare stimolo. Tu sei completamente libero di decidere di non dare alcun valore a un evento o, al contrario, dargli molta importanza. Però allo stesso tempo non sei in grado di scegliere le conseguenze delle tue azioni. Le conseguenze sono governate da leggi naturali, esse sono esterne a te e quindi non puoi far niente per cambiarle se non agendo direttamente su te stesso.
Non puoi avere mai alcun potere sulle conseguenze delle tue azioni, perché le conseguenze sono posizionate nel futuro e governate dai Principi. Tu hai potere solo sulle tue azioni e sulle tue decisioni, perché esse avvengono nel qui e ora, nel momento presente. Io posso decidere di dare un pugno ad una persona ma non posso scegliere la reazione che l’altra persona avrà nei miei confronti.
Ognuno di noi ha un proprio modo di approcciarsi alla vita. Coì come sceglie di agire, sceglie di reagire. Come già ho detto in passato – e come insegna la numerologia esoterica – a seconda di quali numeri hai in mappa e se vivi in armonia o in disarmonia – funzione o conflitto – avrai dei comportamenti. Alcuni di questi sono completamente automatici, sono reazioni a ciò che si sta vivendo. Scegliere di reagire è più dannoso del scegliere di agire. la prima è una conseguenza del non assumersi la responsabilità della risposta, la seconda è una scelta deliberatamente voluta, consapevole. Nel primo caso cediamo il potere di scelta e di decisione agli altri, alle circostanze e agli eventi. Nel secondo sfruttiamo tutto il nostro potenziale.
Ecco alcuni esempi di comportamento su come gli Arcani Maggiori rispondono quando cedono il potere di scegliere come reagire.
- Il Bagatto. Non inizia, tituba, procrastina
- La Papessa. Non agisce, ha bisogno di conoscere per riacquistare il potere.
- L’Imperatrice. Non parla.
- L’Imperatore. Si fa invadere, perde la leadership
- Il Papa. Perde il suo carisma
- L’Innamorato. Diventa indeciso.
- Il Carro. Si ferma.
- La Giustizia. Si autogiudica.
- L’Eremita. Va in crisi.
- La Ruota della Fortuna. Aspetta che qualcosa cambi.
- La Forza. Diventa permalosa.
- L’Appeso. Si uniforma agli altri.
- (senza nome). Si svalorizza.
- La Temperanza. Va in disequilibrio.
- Il Diavolo. Si fa manipolare.
- La Torre. Si assoggetta.
- La Stella. Omette, mente.
- La Luna. Si illude.
- Il Sole. Si spegne.
- Il Giudizio. Si condiziona.
- Il Mondo. Si sente prigioniero.
- Il Matto. Si aliena.
Questo pezzo che ho scritto è tratto dal mio libro prossimamente in uscita, dal titolo “Cambia vita con il potere della PNL e della Numerologia Esoterica”.
Stay tuned!