XIII - ARCANO 13
NUMERO | XIII |
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NOME | ARCANO 13 |
IL VERBO È | IO PULISCO |
SEGNO ZODIACALE / PIANETA | PLUTONE |
SIMBOLO | ANKH |
LETTERA EBRAICA | MEM |
POLARITÁ | M |
In francese L’Amoureux, in inglese The Lovers, in spagnolo El Enamorado, in italiano Gli Amanti o L’Innamorato.
Il numero 13 è un numero particolare perché ha sempre messo un po' di paura. Rappresenta la morte, la trasformazione e la rinascita.
Il 13 è anche un 4 (1+3) ma per certi versi più potente. Abbiamo sempre a che fare con l'elemento terra, una terra in movimento, perché è attraversata dall'energia del 3, quindi l’energia dinamica dell’imperatrice, un'energia che smuove.
Viene chiamato il numero dell'alchimista, perché nella numerologia classica rientra nei numeri karmici, che può andare a risanare un karma passato dovuto a negligenza, rispetto a dei cambiamenti che andavano fatti. Perciò un numero da riequilibrare.
Ha una valenza molto spirituale, perché dopo aver attraversato il 12 e aver completato un ciclo, modificando il punto di vista e rovesciando la coscienza, ad un certo punto ci si ritrova come in un momento senza spazio e senza tempo, fermi, sospesi e senza maschere. Ci si rende conto che in questo momento di sospensione tutte le maschere della personalità cadono. Ci si sente come all'interno di un sole nero dove noi contattiamo la nostra ombra. Un momento di oscurità che viene chiamato momento di morte, ma è in realtà un passaggio tra la vita e la morte; è un momento tra il prima e il dopo, in cui noi ci spogliamo completamente di tutti quegli ornamenti, di tutte quelle finzioni e di tutte le illusioni che circondano la nostra realtà. Uno dei passaggi nei percorsi iniziatici è proprio la simulazione della morte e della rinascita. È un passaggio forte quello che avviene nel 13, a volte anche doloroso. È un momento di pulizia ma anche di rigenerazione, è qualcosa che va oltre il ciclo già completato con il 12. Con il 13 diamo il colpo di grazia per eliminare tutti quei vecchi sistemi che fanno parte del ciclo precedente. Solitamente siamo abituati a buttare via cose, oggetti, vecchi vestiti, che sono cose esterne a noi. Con il 13 dobbiamo imparare a rimuovere tutto ciò che è in noi e non ci è più utile: modi di fare, comportamenti, emozioni, credenze. È una vera e propria rivoluzione. Dal punto di vista neurologico si potrebbero verificare degli scompensi e disequilibri tra l’influenza del 3, quindi un’energia di movimento, di apparente caos, e l’energia del 4, più ordinata, concreta, solida, ben definita.
Dal punto di vista psicologico, avendo a che fare con un’energia esplosiva come quella del 3, contenuta nel 4, dobbiamo lavorare sulla nostra natura in modo profondo, avere la forza di trasformare noi stessi completamente. Vanno eliminate tutte le convinzioni limitanti, tutti i valori, tutte le volontà familiari, tutto quello che ci imprigiona e tutto quello che non ci appartiene, ma che abbiamo ereditato. Ci si deve liberare di mamma e papà a livello di condizionamenti, di tutte le strutture psichiche che ci hanno impiantato nella testa. Come possiamo vedere nella carta, sono state decapitate le teste dell'Imperatore e dell'Imperatrice, che rappresentano mamma e papà. Quindi, dobbiamo eliminare questi due archetipi per purificarli. Per poter andare avanti dobbiamo tagliare ciò che non serve più, che ci rallenta, che ci impedisce di avanzare, eliminare dalla nostra mente tutte queste elucubrazioni che non sono nostre, rimettere in gioco tutte le cose con le quali ci siamo identificati ma che appartengono ai nostri genitori.
Se non avviene questo cambiamento, si procede con una vita stereotipata, che non è propria, e si vivono molti conflitti di svalutazione perché in realtà una parte di noi sa che non siamo noi. Così non riusciamo a farci valorizzare dagli altri, ma neanche da noi stessi, perché non siamo coerenti con la nostra essenza. Facciamo qualcosa che non siamo, che non è da noi. Questo ci porterà a fallire. Se invece facciamo in accordo a ciò che siamo, automaticamente ci valorizziamo. Possiamo dire dunque che il fare è in linea con l’essere.